domenica 16 settembre 2012

Quando il disinteresse diplomatico puo' rovinare gli italiani all'estero:il caso dei Flli Ladini-Dalmatinka.Proposta a Michele Altamura (Osservatorio Italiano)di un coordinamento degli italiani nei Balcani.






Ritenendo ormai scandaloso il disinteresse dimostrato da alcuni nostri  diplomatici relativo al caso dei Flli Ladini costringendoli a rivolgersi addirittura alla Commissione Europea...
(in via eccezionale la Commissione Europea ha deciso di prendere in esame la vicenda, in coordinamento con l'Ufficio di collegamento a Zagabria, intervenendo presso il Governo croato per definire una soluzione. Ai rappresentanti del Direttorato, ed in particolare a Dirk Lange, i Fratelli Ladini hanno consegnato i vari documenti comprovanti le illegalità subite in Croazia, anche l'ultima lettera ricevuta dal Sindacato Croato - HUS che, assieme al rappresentante degli imprenditori croati, da parte del Presidente Ivo Josipovic, in quale si è impegnato ad intervenire personalmente per risolvere il caso.)
...propongo al Dir.Michele Altamura,per colmare il vuoto delle ns rappresentanze nei Balcani,di migliorare il servizio del portale Osservatorio Italiano in riferimento soprattutto all'assistenza,ancora piu' necessaria in questo difficile periodo di crisi,degli imprenditori italiani nei Balcani ma anche in generale delle nostre Comunita'

http://osservatorioitaliano.org/read.php?id=104148

la storia infinita:
 Gli occupati sono venuti a sapere che i Ladini risultano vittime di un eclatante errore, chiamiamolo al momento così, compiuto nei loro confronti dalla Direzione croata imposte, che aveva preteso – in violazione alle leggi croate ed europee – il pagamento di tasse sui capitali investiti dai Ladini, circa 10 milioni di euro, nella Dalmatinka Nova. Il Fisco croato, dopo avere sottratto all’impresa dei triestini, La Distributrice, una cifra di circa 400 mila euro, aveva bloccato ripetutamente il conto bancario della società, creando gravi danni alla stessa, ai 420 occupati agli stessi Ladini, che poi erano stati praticamente cacciati da Sinj. A nulla erano valsi gli appelli dei due fratelli triestini agli allora premier, croato Jadranka Kosor e italiano Silvio Berlusconi e al presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso. Stando alle notizie provenienti dalla cittadina dalmata, i lavoratori di Dalmatinka Nova vorrebbero fosse riparata questa ingiustizia nei riguardi dei Ladini, ritenuti di essere gli unici in grado di riavviare la produzione nello stabilimento e dare lavoro a 250 persone

1 commento: